Miele e mal di gola: funziona davvero? Quanto ne andrebbe assunto?
- Luca Carozzi
- 17 ott 2023
- Tempo di lettura: 2 min
🍯 Gli studi hanno evidenziato l'attività antibatterica del miele, così che il consumo di miele risulta utile nelle cure oro-dentali, in particolare in caso di placca, gengiviti, alitosi, infiammazione della mucosa boccale ed afte. Ma l'utilizzo più comune è nella faringite, ovvero il così detto mal di gola. In particolare, una review (un grande studio che comprende molti studi più piccoli al suo interno) polacca del 2021, ha approfondito l'argomento.
❓ Perché il miele aiuta quando si ha mal di gola?
Nel miele sono presenti alcune sostanze antibatteriche, come i composti fenolici ed altre sostanze. Gli studi però hanno dimostrato che l'azione antibatterica di queste sostanze è molto limitata. In realtà, l'azione positiva del miele si deve ad altri fattori: ✅ alto contenuto in zuccheri: la grande concentrazione di zuccheri del miele causa stress osmotico, che porta alla disidratazione delle cellule batteriche (acqua che esce dalle cellule e le rende incapaci di crescere e proliferare); ✅ pH basso: il miele è un alimento molto acido, con un pH compreso tra 3.2 e 4.5, per nulla ottimale alla crescita microbica; i microbi infatti vivono bene ad un pH più neutro (6.5-7.5); ✅ enzimi: nel miele sono presenti alcuni enzimi (come il lisozima e la glucosio ossidasi), che presentano effetti antimicrobici. In particolare la glucosio ossidasi è in grado di produrre perossido di idrogeno (l'acqua ossigenata), che riduce la crescita batterica; ✅ polifenoli: i polifenoli presenti nel miele sono sostanze antibatteriche ma, come abbiamo visto, da soli non sarebbero sufficienti ad esplicare la loro azione positiva; hanno però un ruolo sinergico con gli altri composti presenti, come l'acqua ossigenata.
🍯 Gli studi dimostrano dunque che il miele è un alimento molto promettente nel trattamento delle infezioni della cavità orale.
Uno studio indiano ha diviso 200 persone affette da infezione della cavità orale in due gruppi; 100 persone ricevevano solo una cura farmacologica, mentre le altre 100 ricevevano, oltre alla cura farmacologica, anche due cucchiaini di miele al giorno. Si è visto che le persone che assumevano anche miele sono guarite più velocemente delle altre.
🍯 Quanto miele andrebbe assunto?
Le indicazioni parlano di 1 cucchiaino di miele 2 volte al giorno, idealmente dopo colazione e dopo cena. È importante prenderlo dopo aver finito di mangiare e di bere, in questo modo il miele potrà rivestire la gola e non essere eliminato dall'ingestione di altri solidi o liquidi. Più tempo il miele rimane sul sito dell'infiammazione, meglio funziona.
Idealmente il miele dovrebbe essere non pastorizzato. Il miele che comunemente troviamo nei supermercati è pastorizzato, quindi sottoposto ad un trattamento termico che ne diminuisce le sostanze benevole. Gli effetti positivi si avranno comunque, ma saranno più evidenti con un miele non pastorizzato.
È anche possibile diluire il miele in 1 bicchiere di acqua tiepida o in una tazza di tè, ma in questo caso gli effetti saranno un po' meno importanti. La diluizione è più raccomandata per i bambini piccoli.
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